Gadget aziendale: come scegliere quello giusto

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Il gadget aziendale non è una pratica passata di moda. Ancora oggi infatti può portare a risultati ottimali in termini di relazione con il brand, se viene scelto quello più giusto. Il gadget aziendale funziona perché si basa sull’economia del dono e sul meccanismo di riconoscenza che si crea tra donatore e destinatario del dono. I gadget permettono di far circolare in modo diffuso il logo e la mission aziendale, così da poter rendere il brand più riconoscibile. Contribuiscono inoltre a fornire l’immagine di una impresa organizzata e solida, mentre aiutano a migliorare la fedeltà dei dipendenti al brand. Rimane però importante scegliere il gadget aziendale giusto.

Le tre categorie dei gadget aziendali 

Per poter scegliere il regalo aziendale più giusto, bisogna partire dalla classificazione dei gadget aziendali, che si possono dividere in tre grandi categorie:

  1. la prima è quella in cui rientrano i gadget low cost. Tra questi, i più scelti sono penne, matite o piccole agende per la sezione cartoleria, shopper e segnalibri sempre comodi, portachiavi. Questa tipologia di gadget è utile, ma spesso impersonale e risulta adatto ad un target poco definito, come può essere quello dei nuovi potenziali clienti;
  2. la seconda categoria è composta da accessori hi-tech e device elettronici. Possono essere personalizzabili e quindi regalati a clienti già conosciuti o dipendenti da avvicinare al brand;
  3. la terza categoria comprende i regali aziendali di valore. Sono da riservare a partner commerciali o come premio per manager che abbiano raggiunti risultati importanti nei loro task.

Il gadget deve parlare della tua azienda

Una volta definita la categoria di gadget aziendali più adeguata, il secondo passo da fare è capire quale sia l’oggetto che meglio rappresenta l’azienda. Il gadget infatti deve parlare dell’azienda. Deve saperla raccontare attraverso l’accessorio, il suo utilizzo da parte del destinatario, il logo o la frase che si sceglie di stampare sopra. 

Una regola d’oro per non sbagliare è unire la propria storia aziendale all’utilità del gadget per il target. Più un oggetto è utile e soddisfa un’esigenza in modo concreto, più è facile che venga apprezzato e usato spesso da chi lo riceve. L’uso di un gadget da parte del destinatario è uno dei parametri per misurare il successo della strategia. Se in passato la cancelleria risultava il gadget più scelto, ora sono le chiavette USB a farla da padrone. Con la tecnologia che ci circonda, averne sempre una a disposizione, magari nel portafoglio, è utile. 

Non solo utilità, ma design, colore e cultura

L’utilità è soltanto uno degli aspetti da considerare quando si sceglie una strategia di gadget aziendali. Per distinguersi e raccontare in modo personale l’azienda al target, è rilevante considerare il design, i colori e il materiale. Una chiavetta USB per esempio racconta aziende diverse se in metallo e gomma, con inserti dai colori sgargianti, o in polipropilene e paglia, dall’aspetto più green. Se si scelgono gadget colorati, si possono scegliere in linea con l’immagine del brand. Infine, un altro aspetto da non sottovalutare è la cultura del Paese a cui il target appartiene. Può capitare infatti di dover scegliere gadget per clienti di Paesi stranieri. In questo caso, il significato culturale degli oggetti e la cultura d’affari del luogo possono essere diversi dai nostri. Per questo è importante prima comprendere la cultura del luogo di appartenenza del target e, solo in seconda battuta, scegliere l’accessorio più corretto.

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